L’azienda comunica ma non è consapevole del suo comunicare, della sua identità, come un individuo che non si conosce fino in fondo.
Le tematiche relative alla psicologia dei gruppi e dei gruppi di lavoro emergono come argomento di grande interesse sin dagli albori della psicologia.
Possiamo immaginare l’Azienda come un individuo, come una persona. Una persona ha un corpo fisico, dei pensieri, delle emozioni; si muove in uno spazio fisico ed entra costantemente in relazione con se stesso e con l’ambiente che, a più livelli, lo circonda.
Per molti imprenditori l’impresa rappresenta molto di più che una questione economica, essa rappresenta quasi un’estensione di sé, un luogo sicuro tra realtà interna e realtà esterna dove poter mettere in scena le proprie fantasie e padroneggiare le proprie angosce.
Frequentemente questo tipo di organizzazione è interessata da battaglie politiche in quanto i manager del secondo livello gerarchico vedono, nella natura schiva del leader, un’opportunità per perseguire i propri interessi.
Questo tipo di organizzazione è caratterizzata da inattività, mancanza di fiducia ed un atteggiamento estremamente conservatore.
Si tratta di aziende generalmente ben consolidate che operano in mercati maturi e molto stabili sia rispetto alle tecnologie che rispetto alla domanda e alla concorrenza.
Le aziende isteriche sono iperattive ed impulsive. Il loro atteggiamento temerario le spinge ad avvicinarsi a progetti, mercati ed investimenti in maniera sconnessa e rischiosa.
La ritualità caratterizza l’organizzazione ossessiva che, rispetto all’importanza che dà ai controlli formali e ai sistemi informativi, è molto simile all’azienda paranoide. La differenza sostanziale è che nell’organizzazione ossessiva…
L’organizzazione paranoide è fortemente influenzata dalla diffidenza del manager che si traduce in un’enfasi sui sistemi informativi e di controllo. Il manager è costantemente impegnato ad esplorare l’ambiente esterno e a monitorare i processi interni certo di scovare minacce da concorrenti e clienti e dagli stessi dipendenti.
Non tutte le organizzazioni sono nevrotiche per il solo fatto di accogliere manager nevrotici. L’attenzione va orientata a quelle organizzazioni “malate” che presentano scarso rendimento, nelle quali la gran parte del potere decisionale è accentrato nelle mani di un solo o di pochissimi manager di livello alto.
Ci sono momenti in cui ti trovi nell’evidenza di potere/dovere fare un’azione eppure un muro invisibile si frappone tra te e quell’azione. Tutte le valutazioni lasciano pensare che nulla possa impedire la tua azione, razionalmente è alla tua portata e ne hai constatato l’assoluta giustezza/desiderabilità. Eppure sei incapace di agire…
Una scelta è fondamentalmente una direzione e scegliere un target a cui puntare non può prescindere la consapevolezza del punto di partenza.
Nelle scelte di studio e di lavoro il curriculum vitae può diventare una vera e propria tecnica espressiva attraverso la quale esplorare l’universo personale legato alla sfera lavorativa e di studio (e non solo).
Quello della scelta è un tema complesso. Il catalogo dal quale scegliamo il nostro “prodotto” è un libro fatto di migliaia di fogli, contributo di tutta l’umanità in migliaia di anni e, di questo catalogo, ci limitiamo a sfogliare forse le ultime due o tre pagine.
Tutto quello a cui pensiamo quando immaginiamo la nostra vita si raffronta inevitabilmente con quello che è stato pensato da altri intorno a noi negli ultimi decenni, forse centenni.