La percezione di essere costantemente sotto attacco genera un grande dispendio di energie e risorse e rallenta, inevitabilmente, i processi decisionali.
L’organizzazione paranoide è fortemente influenzata dalla diffidenza del manager che si traduce in un’enfasi sui sistemi informativi e di controllo. Il manager è costantemente impegnato ad esplorare l'ambiente esterno e a monitorare i processi interni certo di scovare minacce da concorrenti e clienti e dagli stessi dipendenti.
La percezione di essere costantemente sotto attacco genera un grande dispendio di energie e risorse e rallenta, inevitabilmente, i processi decisionali.
Non vengono definiti con chiarezza ruoli e funzioni in modo da frazionare il patrimonio informativo così che nessuno abbia una visione completa di pezzi consistenti dell’azienda; paradossalmente, però, tutti devono sapere tutto ma nessuno conosce il nesso tra i vari pezzi. Oltre allo spreco di tempo e di risorse, questo atteggiamento causa un calo nel morale e nella fiducia delle persone che si sentono sottovalutate e svalorizzate.
Il timore di fondo determina un atteggiamento che permea tutte le azioni e può concretizzarsi, ad esempio, nella paura di un eccessiva innovazione che porta a preferire mosse sicure fatte a piccoli passi e mantenendo il livello di innovazione dei prodotti sempre al di sotto, seppur di poco, rispetto ai concorrenti.